Oggi inizierò a leggere "La luce che si spense" di Rudyard Kipling.
Autore conosciuto principalmente per i Libri della giungla, in realtà nel 1907 fu anche Premio Nobel per la Letteratura.
La luce che si spense apparve per la prima volta nel 1891 e non figura tra i suoi capolavori. Eppure il suo fascino è indubitabile. Si tratta di una storia centrata sulla vita di un uomo la cui vista si va lentamente, fatalmente spegnendo.
Il motivo conduttore del libro è tratto dalla sua autobiografia.
Iniziamo la lettura..........................
;)
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martedì 27 agosto 2013
giovedì 22 agosto 2013
Le immagini di sempre
Queste sono le immagini che meglio rappresentano Marzamemi.
Un uomo (conosciuto) seduto,sulla sedia di sempre, che guarda verso "Avola-Noto-Vendicari" quando ancora in spiaggia non c'è nessuno. Lui ama la tranquillità e la calma.
Ha 90 anni.... Lui, il mare.....Marzamemi ....lo conosce bene..
mercoledì 21 agosto 2013
Com'è che non riesci più a volare
Con tua moglie che lavava i piatti in cucina e non capiva
con tua figlia che provava il suo vestito nuovo e sorrideva
con la radio che ronzava
per il mondo cose strane
e il respiro del tuo cane che dormiva.
Coi tuoi santi sempre pronti a benedire i tuoi sforzi per il pane
con il tuo bambino biondo a cui hai dato una pistola per Natale
che sembra vera,
con il letto in cui tua moglie
non ti ha mai saputo dare
e gli occhiali che tra un po' dovrai cambiare.
Com'è che non riesci più a volare
com'è che non riesci più a volare
com'è che non riesci più a volare
com'è che non riesci più a volare
Con le tue finestre aperte sulla strada e gli occhi chiusi sulla gente
con la tua tranquillità, lucidità, soddisfazione permanente
la tua coda di ricambio
le tue nuvole in affitto
le tue rondini di guardia sopra il tetto.
Con il tuo francescanesimo a puntate e la tua dolce consistenza
col tuo ossigeno purgato e le tue onde regolate in una stanza
col permesso di trasmettere
e il divieto di parlare
e ogni giorno un altro giorno da contare.
Com'è che non riesci più a volare
com'è che non riesci più a volare
com'è che non riesci più a volare
com'è che non riesci più a volare
Con i tuoi entusiasmi lenti precisati da ricordi stagionali
e una bella addormentata che si sveglia a tutto quel che le regali
con il tuo collezionismo
di parole complicate
la tua ultima canzone per l'estate.
Con le tue mani di carta per avvolgere altre mani normali
Con l'idiota in giardino ad isolare le tue rose migliori
col tuo freddo di montagna
e il divieto di sudare
e più niente per poterti vergognare.
Com'è che non riesci più a volare
com'è che non riesci più a volare
com'è che non riesci più a volare
com'è che non riesci più a volare
"Je dois m'en aller"...nonsolounacanzone: Ah difettivi sillogismi!! G.Gozzano
"Je dois m'en aller"...nonsolounacanzone: Ah difettivi sillogismi!! G.Gozzano: L'io che c'è sì caro, muore ad ogni istante senza rimpianto. Muore nel riposo e nella veglia. Un calice di vino un grano d'op...
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"Je dois m'en aller"...nonsolounacanzone: Lessico famigliare: Noi certe volte non sapevamo che peccato confessare e allora dicevamo: HO RUBATO LA NEVE...!!! HO RUBATO LA NEVEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE ...
giovedì 1 agosto 2013
Monachicchi e frusculicchi del paesaggio lucano...
«Di tesori dei briganti, ne vidi uno io stesso assai modesto. Ma, per i contadini, queste non sono che briciole degli immensi tesori celati nelle viscere della terra. Per loro i fianchi dei monti, il fondo delle grotte, il fitto delle foreste sono pieni di oro lucente, per sapere dove sono, non ci sono che le ispirazioni dei sogni, se non si ha avuto la fortuna di essere guidati da uno degli spiriti della terra che li custodiscono, da un monachicchio. il tesoro appare in sogno al contadino addormentato, in tutto il suo sfolgorio».
C.Levi
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